Dan John, turboretailer con predilezione per i centri urbani

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Il forte sviluppo (in tre anni) di questo marchio e retailer di abbigliamento uomo si concentra dal punto di vista immobiliare nelle posizioni centrali delle principali città italiane

Azienda di abbigliamento e moda maschile con sede a Roma, fondata da Daniele Raccah e Giovanni della Rocca, riconducibile alla holding Rinah SpA, di cui Hannah Tiffany Raccah è socia di maggioranza (85%), Gruppo Dan John è al terzo posto in Italia nella classifica de Il Sole 24 Ore (in collaborazione con Statista), "Leader della crescita in Italia nel 2020", che elenca le 400 aziende italiane con il maggior tasso di crescita (fatturato) tra 2015 e 2018. Viste che le prime due in classifica sono di puro eCommerce (Mama 2.0 e Supermercato24), si più dire che Dan John è il primo retailer fisico in graduatoria.

Hannah Tiffany Raccah, amministratore delegato di Rinah

Dan John è una catena monomarca, a sviluppo diretto. I suoi negozi (attualmente sono 80, con l’obiettivo di arrivare a 100 per fine 2019) si trovano in prevalenza nelle vie dei centri storici e urbani (per esempio, a Roma nelle vie del Corso, del Tritone e Cola di Rienzo; a Milano in Largo Augusto, via Torino e a Monza in via Italia) e nei centri commerciali più grandi come Mondojuve a Nichelino (To), Gli Orsi a Biella, Galleria Borromea a Peschiera Borromeo (Mi), Le Porte d’Europa a Montano Lucino (Co), e a Romaest. Su un centinaio di negozi le posizioni negli shopping centre sono ancora numericamente molto limitate, così come quelle in franchising.

Dietro l’insegna Dan John ci sono imprenditori italiani con esperienza quarantennale nel tessile abbigliamento: Dan John è formato dalle prime sillabe dei nomi Daniele e Giovanni Raccah, con evidente traduzione di Giovanni in John. Daniele, 65 anni, quattro figlie (una delle quali è Hannah Tiffany), tutte nell’azienda, operativo nel settore abbigliamento da nove lustri, è un manager/imprenditore che già nel 1976 era stato uno dei primi a diffondere la tradizione della camiceria italiana in Cina, con il marchio Derby.

Daniele Raccah

Una crescita controtendenza

Sebbene sia nata solo alla fine del 2015, nel giro di tre anni Dan John è cresciuto vorticosamente passando da un fatturato di 554 milioni di euro nel 2015 a quasi 20 milioni nel 2018 (19.513 per la precisione) quindi con un (impressionante) incremento a tripla cifra (+227,87%), raggiungendo i 100 punti di vendita monomarca per fine 2019, in controtendenza rispetto al settore del retail che ha visto la chiusura di 20.000 negozi.

Una crescita, e un successo, in controtendenza, legato anche alla capacità di trovare le giuste posizioni negli immobili delle principali città italiane, a partire da Roma, fra quelli copiosamente disponibili sul mercato.

Concluso il 2018 con ricavi di circa 37 milioni di euro, il gruppo prevede di archiviare l’esercizio 2019 con un fatturato di 63 milioni e la prospettiva, per il prossimo triennio, di salire a 180 milioni di euro.

Dan John veste anche l’estero

Nel settembre 2019 Dan John ha avviato il processo di internazionalizzazione con aperture in Spagna (in alcune vie dello shopping madrileno come Gran Via, Calle de Goya e Calle del Barquillo) dove sfida in casa Inditex (Zara, Bershka e Massimo Dutti), e in Belgio dove ha aperto a Bruxelles un flagship di 300 mq. A Spagna e Belgio seguiranno Francia, Inghilterra, Germania nei primi mesi del 2020, per passare successivamente al Medio Oriente, agli Usa e al Sud America, aprendo circa 90 nuovi punti di vendita entro il 2022, per raggiungere quota 185 unità, di cui 100 a gestione diretta.

"Posizionarci così in alto in una classifica tanto prestigiosa è per noi un’enorme soddisfazione, che ci ripaga del duro lavoro fatto in questi anni –commenta Daniele Raccah–. I primi 3 anni della nostra attività, che coincidono con quelli esaminati dall’iniziativa Leader della crescita, sono stati intensi, ma, di certo, anche quelli che ricorderemo con maggior soddisfazione. Siamo partiti con pochissimi punti di vendita, avendo dalla nostra parte solo il nostro bagaglio di esperienze e tanta voglia di fare. In poco tempo siamo riusciti a far conoscere i nostri prodotti, che si sono immediatamente affermati, grazie a buona qualità, prezzi competitivi, ricerche di mercato e servizio".

"Ogni nuova apertura -aggiunge Daniele Raccah- è preceduta da mesi e mesi di studio e ricerca per individuare i mercati più interessanti e strategici per il marchio, e trovare le posizioni ideali, sempre eleganti e in vie privilegiate per lo shopping cittadino".

 

 

 

via Mark Up

November 27, 2019 at 07:22PM